frattale
Date: 
20/02/2018

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Cuore
Credits: 
sbtlneet

A oggi non esiste un farmaco in grado di curare completamente lo scompenso cardiaco, ovvero la condizione nella quale verte il cuore umano che ha subito un infarto del miocardio. Eppure l’infarto miocardico è la causa più frequente di mortalità e morbilità nel mondo occidentale: in Italia, nella popolazione compresa tra i 35 e i 74 anni, i decessi causati da una cardiopatia ischemica sono il 12% di quelli totali, mentre i decessi per infarto acuto rappresentano l’8%. Vari filoni di ricerca sono attivi su questo fronte, per poter arrivare in futuro a curare – e non solo trattare – il cuore infartuato. Uno di questi riguarda i microRNA e Oggi Scienza ne ha parlato con Pierluigi Lesizza, ricercatore all’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, primo autore di un recente studiosul tema pubblicato sulla rivista Circulation Research.
L'intervista completa realizzata da Oggi Scienza è disponibile qui.


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