Data: 
23/04/2024
Location: 
Conservatorio Tartini, Trieste

Ottant’anni dall’Eccidio di via Ghega, a Trieste: esattamente 8 decenni da quel tragico e indimenticato 23 aprile 1944, quando a Palazzo Rittmeyer in via Ghega 12 – oggi sede del Conservatorio Giuseppe Tartini, allora requisito dalle autorità germaniche di occupazione e trasformato nel Soldatenheim, la “Casa del soldato” - scattava una feroce rappresaglia nazista di cui sono rimaste raccapriccianti testimonianze fotografiche che mostrano i corpi di 51 cittadini civili, penzolanti dallo scalone interno del Palazzo, alcuni appesi anche dalle finestre della facciata, in modo che i cadaveri fossero esposti come monito alla pubblica vista. Nei giorni che culmineranno con le celebrazioni della Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile, l’anniversario di quella terribile strage che tuttora ricordiamo come “l’eccidio di via Ghega” sarà commemorato dal Conservatorio Tartini, insieme alle istituzioni di riferimento italiane e slovene. «E quest’anno, più di sempre - spiega il Direttore del Tartini, Sandro Torlontano – la commozione per quella strage parla alla nostra memoria, ma anche e soprattutto alla nostra consapevolezza: per non dimenticare cosa significa la guerra, e promuovere i valori della pace, nelle ore convulse dei nuovi conflitti che attraversano il mondo. Al Conservatorio, sede di incontro e studio per studentesse e studenti, ma anche per insegnanti di tante nazionalità, cerchiamo di promuovere ogni giorno l’incontro, la conoscenza, lo scambio, il confronto. Dal 2022 la guerra è tornata in Europa, echi dramatici arrivano in queste ore dal Medio Oriente: l’impegno di tutti va sistematicamente moltiplicato in direzione della pace».

La cerimonia di commemorazione dell'eccidio di via Ghega, negli 80 anni della strage: dalle 9 al Conservatorio Tartini di Trieste

Ancora una volta, dunque, il Conservatorio Tartini, che trova sede proprio a Palazzo Rittmeyer, ha deciso di riunire i rappresentanti della società civile e i cittadini, nell’80° anniversario dall’Eccidio di via Ghega, a futura memoria per le giovani generazioni e il futuro di pace e amichevole convivenza. Martedì 23 aprile dalle 9 saranno deposte alcune corone delle municipalità di Trieste e Postumia, città dalla quale provenivano molte vittime dell’eccidio, all’esterno di Palazzo Rittmeyer, e si osserverà un minuto di silenzio. Alle 9.30 lo squillo della campanella interromperà le lezioni, ricordando l’ora fatale del 23 aprile 1944. Sarà il momento di ritrovarsi nello scalone di Palazzo Rittmeyer, teatro della strage: qui i presenti potranno assistere alle letture di testi inediti a cura dello storico Roberto Spazzali, che firma anche l’evento scenico della serata: brevi estratti di alcune produzioni che saranno proposte nel mese di maggio nella
Risiera di San Sabba, per ricordare storie di deportati politici e razziali, e alcune figure legate all’occupazione nazista a Trieste: come Enrico Schott, il mecenate ebreo che portò Gustav Mahler a Trieste, e l’aguzzino Ernst Weimann, il tenente colonnello della SS a capo dell’ufficio della Polizia di sicurezza sul litorale adriatico dal settembre 1943 al giugno 1944. Alle letture, affidate agli studenti del Tartini Giacomo Segulia e Janja Štampar, seguirà la musica, con il Quartetto d’Archi del Conservatorio composto da Teodora Kalicanin e Pietro Furlanetto violino, Ceren Yilmaz viola, Andrijana Dabovic violoncello, impegnati nell’esecuzione dell’Adagio di Luigi Boccherini, dal Quartetto in re minore op.8 n.1. Quindi, dalle 10, ci si ritroverà nell’Aula Magna per gli interventi della autorità istituzionali, primi fra tutti i Sindaci di Trieste, Roberto Dipiazza, e di Postumia Igor Marentič, affiancati dai rappresentanti delle istituzioni e della società civile e delle Comunità religiose di Trieste. Con loro i vertici del Conservatorio Tartini: la presidente Daniela Dado e il direttore Sandro Torlontano.

La prima dell'evento scenico "Io vi porterò con me. Laura e tutti gli altri", su testo di Roberto Spazzali. Ore 20.30, Sala Tartini

Martedí sera, in Sala Tartini dalle 20.30, particolarmente attesa si preannuncia la prima dell’evento scenico “Io vi porterò con me. Laura e tutti gli altri“, realizzato su testo dello storico Roberto Spazzali. Lo spettacolo riprende la vicenda di Laura Petracco, una delle vittime dell’eccidio di via Ghega del 23 aprile 1944, in scena l’attrice Sara Alzetta e l’autrice e interprete Marjetica Puntar, gli interventi musicali sono affidati al del Duo pianistico composto da Branka Drakul e Tamara Pačenica. La produzione, firmata dal Museo della Risiera di San Sabba – Monumento nazionale, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini e il Museo Teatrale Carlo Schmidl, prende le mosse da una lunga e inedita lettera scritta molti anni dopo da un’amica di Laura Petracco al figlio, il professore Giorgio Negrelli. Nella lettera sono svelati gli antecedenti all’arresto di Laura e del fratello Silvano, entrambi uccisi per rappresaglia dai nazisti, la prima in via Ghega il 23 aprile 1944 e il secondo a Prosecco il 29 maggio 1944. Un gruppo di giovani. quasi coetanei, si distanziano progressivamente dalle leggere divagazioni quotidiane del tempo di guerra per dare un senso alla loro esistenza. Inizia una cospirazione, quasi per gioco, che diventerà impegno civile e speranza per un futuro migliore. Tra loro Laura Petracco, di qualche anno in più, partecipa con convinzione, pur moglie di un ufficiale prigioniero di guerra in India e madre di un piccolo bambino. La lettera, scritta dall’amica che a un certo punto aveva lasciata la compagnia e la città per cercare una nuova vita altrove, esprime il sentire più profondo di quella esperienza ma anche la decisione di troncarla recisamente. Quel gruppo di giovani sarà travolto dalla guerra, con morti e smarrimenti. Il testo teatrale rielabora narrativamente il contenuto della lettera mantenendo inalterata tutta la vicenda umana, arricchendo soprattutto gli aspetti relazionali intercorsi tra due donne superstiti che si incontrano durante e dopo la guerra. Il testo è arricchito da intermezzi lirici tratti da testi poetici di autrici italiane e slovene.

Partecipazione libera

L’ingresso alla cerimonia è aperto alla città, così come l’ingresso all’evento scenico della serata, per il quale è consigliata la prenotazione.Iinfo e dettagli Conservatorio Tartini tel. 0406724911. conts.it

Comunicato stampa