Il nastro di Moebius
Data: 
16/12/2018

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Il nastro di Moebius
Credits: 
Immaginario Scientifico

"La filosofia naturale è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi, io dico l’universo, ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua e conoscer i caratteri nei quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto.” Il Saggiatore, Galileo Galilei (1564-1642)


Immagini che ipnotizzano, parole che stimolano, emozionano e incuriosiscono, su riarrangiamenti musicali di Bach: da domenica 16 dicembre all'Immaginario Scientifico di Trieste arriva la nuova multivisione “Matematica tra cielo e Terra”, che presenta in forma visiva il mistero dell'onnipresenza della matematica nella natura. Il pubblico potrà vedere la multivisione gratuitamente durante l'orario di apertura del museo, ogni domenica dalle 10.00 alle 18.00, fino al 13 gennaio. Il museo sarà aperto anche il 26 dicembre e il 1° gennaio, sempre dalle 10.00 alle 18.00.

Sui maxischermi dello spazio Kaleido del museo, si potrà immergersi in una carrellata di immagini che – cavalcando tra i secoli e tra le dimensioni – evidenziano alcune delle numerose conferme che la scienza contemporanea ha trovato all'intuizione di Galileo Galilei: quello della matematica è il linguaggio con cui è scritta la natura. Oltre ad essere base fondante di discipline come la fisica, la chimica, l'astronomia o la biologia, la matematica definisce la nostra quotidianità molto più di quanto crediamo: è infatti presente nella musica, nell'arte, nell'architettura o nelle reti sociali.

Per questo motivo le immagini della multivisione, che coinvolgono l'immaginazione scientifica dei visitatori e ne stimolano la curiosità, provengono dalla geometria classica e contemporanea, ma anche dalla natura, o da simulazioni digitali realizzate sia per scopi scientifici che artistici. Sono accompagnate da brevi testi esplicativi, da suoni naturali e soprattutto da riarrangiamenti basati su alcune composizioni di Johann Sebastian Bach: la struttura narrativa della sua musica può infatti essere associata alle strutture matematiche.

La multivisione completa la sezione museale “L'alfabeto delle scienze esatte”, il cui allestimento rientra in un progetto triennale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia: l'obiettivo è quello di incoraggiare lo studio del linguaggio della matematica – e delle scienze esatte più in generale – sia nelle nuove generazioni, sia in coloro che ne hanno trascurato l'apprendimento in gioventù.


Crediti immagine: Immaginario Scientifico