Date: 
08/06/2018
9:30
16:00
Location: 
Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste, Piazza Unità d'Italia 1.

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Credits: 
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“Dati marini al servizio di industria e settore pubblico per uno sviluppo sostenibile”, la giornata informativa sul progetto EMODnet  (European Marine Observatory and Data Network) si svolgerà venerdì 8 giugno 2018 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste (Piazza Unità d'Italia 1).
 
L'incontro costituirà un’occasione per presentare le attività e risultati di EMODnet, che dal 2009 raccoglie e mette a disposizione dati marini a livello europeo, attraverso una rete di oltre 150 organizzazioni di ricerca e di monitoraggio dell’ambiente marino ed esperti nella gestione di dati oceanografici. Crescita blu a 360 gradi perché i 7 portali EMODnet (Bathymetry, Seabed Habitats, Chemistry, Biology, Physics, Geology e Human Activities) spaziano dallo stato di salute dell’ambiente marino allo sfruttamento umano dello spazio marittimo attraverso pesca e trasporti.
 
EMODnet è un’iniziativa a lungo termine della Commissione Europea, Direzione Generale per gli Affari Marittimi e la Pesca (DG MARE) che costituisce uno dei pilastri della strategia Marine Knowledge 2020.
 
“I principali obiettivi” spiega Alessandra Giorgetti, responsabile del Centro nazionale dati oceanografici con sede in OGS e coordinatrice del portale Chemistry “sono la raccolta e l’archiviazione di dati relativi allo stato di salute di tutti i mari europei”. Ricercatori di tutta Europa raccolgono e condividono in maniera open i dati relativi alla valutazione dell’ambiente marino per renderli disponibili alla comunità scientifica e agli organismi politici deputati alla definizione delle politiche ambientali e alla gestione territoriale. “Grazie ai dati che EMODnet raccoglie dal 2009, abbiamo contribuito all’implementazione delle direttive europee, come la Marine Strategy e la Marine Spatial Planning, supportati anche dall’interazione con l’Agenzia Ambientale Europea” spiega Giorgetti. “Ad esempio EMODnet Chemistry ha recentemente inserito nel programma anche i dati di monitoraggio dei rifiuti marini, sia sulle spiagge sia sul fondo marino. Tema di forte interesse a livello europeo nell’ultimo periodo” prosegue.
 
Nel corso della mattinata, i partner EMODnet presenteranno lo stato di sviluppo dei 7 portali, nonché del progetto  EMODnet Data Ingestion, ideato per facilitare ed incentivare la condivisione di dati marini nella rete EMODnet, mentre gli utilizzatori dell’infrastruttura presenteranno casi pratici di utilizzo e applicazione dei dati marini a sostegno dello sviluppo dei diversi settori dell’economia blu in Italia
 
Nel pomeriggio invece si svolgerà una tavola rotonda focalizzata sui temi dell’integrazione di dati pubblici e privati in relazione a “Ambiente e turismo”, “Impatti e rifiuti marini”, “Integrazione di dati pubblici e privati a sostegno dell’economia blu” che consentiranno ai partecipanti di interagire, condividendo opinioni ed esperienze.
 
L’evento è organizzato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), Cogea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), ETT, l’Istituto Idrografico della Marina, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e TRUST-IT.
 
“Il mare è un’enorme risorsa per lo sviluppo e la crescita di ogni territorio. Alla cosiddetta “economia blu”, afferiscono tantissimi settori, dalle biotecnologie alle energie rinnovabili, dal turismo marittimo e costiero alla costruzione e riparazione di imbarcazioni, dalla logistica all'acquacultura e pesca, dall'utilizzo dei minerali alle estrazioni off-shore. Ovviamente si tratta di una risorsa “fragile” che come tale va tutelata per consentire uno sviluppo sostenibile. Per questo motivo iniziative che si incentrano sulla messa in rete di dati e rilevazioni di diverse discipline, provenienti da tutta Europa, sono fondamentali per avere un quadro più esaustivo e poter sollecitare l'adozione di politiche adeguate” afferma Maria Cristina Pedicchio, Presidente dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - OGS.

Crediti immagini: dimitrisvetsikas1969

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